Microsoft ha reso disponibile in anteprima pubblica Azure Storage Discovery, un servizio completamente gestito che offre una visione unificata di tutti i dati archiviati su Azure Blob Storage all’interno della propria organizzazione.
Perché questo è importante? Man man che la propria infrastruttura cloud cresce – tra abbonamenti diversi, regioni e carichi di lavoro – diventa più complesso tenere traccia dello stato dei dati. Azure Storage Discovery centralizza metriche, trend, configurazioni e anomalie, sostituendo script personalizzati e dashboard frammentarie.
Cosa ti permette di fare?
Riflettere su tutte le domande di governance e sicurezza: quanto spazio usi, quali regioni stanno crescendo di più, se ci sono blob poco utilizzati o configurazioni che non rispettano policy.
Avere report interattivi direttamente nel Portale Azure, con filtri per regione, performance, crittografia e tanto altro.
Analizzare enormi dataset, anche fino a un milione di storage account, in diverse sottoscrizioni e gruppi di risorse senza installare nulla.
Integrazione con Azure Copilot Azure Storage Discovery si collega ad Azure Copilot, permettendo di porre domande in linguaggio naturale (es. “Qual è lo storage account con la crescita più rapida?”) senza scrivere query o script.
Come funziona
Crei un workspace di Discovery: selezioni sottoscrizioni e gruppi risorse da monitorare.
Definisci fino a 5 scope, ovvero raggruppamenti basati su workload, team o tag.
Dopo l’attivazione, il servizio aggrega dati (capacità, transazioni, errori, configurazioni) e li rende disponibili nei report del portale.
Azure Monitor Baseline Alerts (AMBA) è uno strumento avanzato e basato su policy che offre set di avvisi predefiniti per numerosi servizi Azure. Utilizzando dati storici sulle prestazioni e soglie dinamiche, AMBA permette di individuare anomalie reali limitando al contempo i falsi positivi e gli avvisi superflui.
Che cosa sono gli Azure Monitor Baseline Alerts? AMBA nasce con l’obiettivo di rendere più semplice e coerente la gestione degli avvisi su tutta la tua infrastruttura Azure. Anziché configurare manualmente regole per ciascuna risorsa, AMBA si basa su linee guida collaudate fornite da Microsoft e dalla community. Gli avvisi sono classificati per categoria di servizio, permettendoti così di identificarli e attivarli facilmente in base alle tue esigenze.
Avvisi Dinamici vs Avvisi Statici
I sistemi di avviso tradizionali spesso si basano su soglie statiche che possono generare troppo rumore durante periodi di variazioni normali. AMBA migliora questo approccio utilizzando soglie dinamiche:
Soglie Dinamiche: Si adattano automaticamente in base ai dati storici e ai modelli di utilizzo.
Rilevamento Intelligente: Utilizza il machine learning per perfezionare gli avvisi, riducendo i falsi positivi e garantendo notifiche tempestive.
Servizi Chiave e Loro Metriche
AMBA organizza gli avvisi in base ai servizi Azure, permettendoti di distribuire un set personalizzato di avvisi in tutto l’ambiente. Ecco alcuni esempi:
Calcolo
Macchine Virtuali Azure e Scale Set: monitora l’utilizzo della CPU, il consumo di memoria, le operazioni di I/O su disco e il traffico di rete.
Azure App Service: genera avvisi sui tempi di risposta, errori HTTP e stato generale dell’applicazione.
Database
Azure SQL Database: monitora l’uso di DTU o vCore, le prestazioni delle query e le query bloccate.
Cosmos DB: monitora la capacità di throughput, la latenza e le metriche di consistenza.
Rete
Reti Virtuali e Application Gateway: controlla la connettività, la latenza e la perdita di pacchetti.
Load Balancer: avvisa in caso di istanze backend non funzionanti e modelli di traffico insoliti.
Archiviazione
Account di Archiviazione Azure: monitora disponibilità, utilizzo della capacità e throughput per i diversi livelli di archiviazione.
Ogni servizio dispone di un set di regole di avviso preconfigurate che possono essere distribuite tramite Azure Policy, modelli ARM o Bicep.
A partire dal 4 settembre 2025, Microsoft aggiornerà i rapporti di flessibilità delle dimensioni delle istanze per le prenotazioni di Azure, inclusi Virtual Machines (VM), Azure Redis Cache e Dedicated Host. Questi cambiamenti mirano a ottimizzare l’applicazione degli sconti delle prenotazioni all’interno dei gruppi di flessibilità delle dimensioni delle istanze e dei rispettivi SKU .
Cosa cambia?
La flessibilità delle dimensioni delle istanze consente di applicare lo sconto della prenotazione a diverse dimensioni di VM all’interno dello stesso gruppo di flessibilità. Ogni dimensione ha un “rapporto di normalizzazione” che determina quante istanze di quella dimensione possono essere coperte da una prenotazione. Ad esempio, una Standard_DS4_v2 ha un rapporto di 8, il che significa che una prenotazione per una Standard_DS4_v2 copre l’equivalente di 8 Standard_DS1_v2 .
Con i nuovi aggiornamenti, questi rapporti di flessibilità delle dimensioni cambieranno, il che potrebbe influire sulla copertura delle tue prenotazioni. Se il rapporto aumenta, la copertura della prenotazione potrebbe diminuire, portando a costi aggiuntivi. Al contrario, se il rapporto diminuisce, la prenotazione potrebbe coprire più VM .
Cosa dovresti fare?
Verifica gli SKU interessati: Controlla l’elenco degli SKU con i rapporti di flessibilità aggiornati per capire se le tue risorse saranno influenzate.
Monitora l’utilizzo delle prenotazioni: Dopo il 4 settembre, esamina l’utilizzo delle tue prenotazioni per comprendere come i nuovi rapporti influenzeranno la copertura.
Aggiusta le tue prenotazioni:
Se le tue prenotazioni sono sottoutilizzate, considera l’esecuzione di più SKU dello stesso servizio o l’adozione di un Azure Savings Plan per aumentare i risparmi.
Se le tue prenotazioni sono completamente utilizzate, valuta l’acquisto di ulteriori prenotazioni o Savings Plans per ottimizzare i costi
Altri cambiamenti correlati
Politica di scambio delle prenotazioni: Microsoft ha esteso la disponibilità degli scambi di prenotazioni per le VM, Dedicated Host e App Service fino a nuovo avviso. Tuttavia, gli scambi tra serie di istanze o regioni non saranno più supportati .
Azure Savings Plan: Se le tue esigenze di capacità sono più dinamiche, potresti considerare l’adozione di un Azure Savings Plan, che offre flessibilità automatica e può essere più adatto per carichi di lavoro in evoluzione .
Ogni tenant Microsoft 365 con almeno 1 licenza che contiene il prodotto SharePoint (es Microsoft 365 Business Basic) ottiene 1TB di spazio SharePoint + 10 Gb per ogni licenza abilitante (tenant commerciali).
Per calcolare quanto spazio dovremmo avare di SharePoint nel nostro tenant ci viene in aiuto m365maps con un nuovo strumento: il Tenant Storage Calculator che ci restituisce lo storage teorico sulla base delle licenze:
SharePoint online è però alla base di quasi tutti gli strumenti presenti in Microsoft 365 ed è quindi molto facile saturare velocemente lo spazio assegnato by default.
E se ho bisogno di più spazio?
La soluzione più semplice è l’acquisto delle licenze Office 365 Extra File Storage che permette di aggiungere spazio a SharePoint al costo di 2,28 € / GB / anno (prezzo di listino). Ipotizzando quindi di aver bisogno di 15 TB di spazio aggiuntivo il costo annuo sarà di circa 35.000 €.
Come posso risparmiare?
Il metodo più efficace per risparmiare storage SharePoint e quindi ridurre i costi è identificare i siti SharePoint inutilizzati e procedere alla cancellazione degli stessi ove possibile.
Se non è possibile cancellare i siti (ad esempio conservazione per questioni legali) ma i contenuti non vengono più consultati è possibile utilizzare la funzionalità di Microsoft 365 Archive che permette di archiviare in modalità “offline” i siti SharePoint e risparmiare circa il 75% del costo. La fatturazione avviene tramite il modello Pay-As-You-Go attraverso una sottoscrizione Azure collegata a SharePoint Premium.
Confronto fra Microsoft 365 Archive e Office 365 Extra File Storage
Funzionalità
Microsoft 365 Archive
Office 365 Extra File Storage
🗂️ Scopo
Archiviazione a lungo termine e a basso costo per siti SharePoint inattivi
Espansione della capacità di archiviazione attiva in SharePoint Online
💰 Costo
~$0,05/GB/mese (a consumo)
~$0,20/GB/mese (tariffa standard di archiviazione SharePoint)
🔄 Tipo di dati
Interi siti SharePoint (l’archiviazione a livello di file arriverà nel 2026)
File e siti attivi in SharePoint Online
🔍 Ricercabilità
Strumenti di ricerca e conformità attivi per gli amministratori; ricerca limitata per gli utenti
Completamente ricercabile da utenti e amministratori
🔐 Conformità e Sicurezza
Mantiene le funzionalità di Microsoft Purview (eDiscovery, conservazione, blocco legale)
Tutte le funzionalità di conformità e sicurezza complete
🔄 Riattivazione
I siti possono essere riattivati con metadati e permessi intatti
Non applicabile: i dati sono sempre “attivi”
🧠 Integrazione con Copilot
I contenuti archiviati sono esclusi dalle query di Copilot (per progettazione)
Inclusi nell’indicizzazione di Copilot
🛠️ Gestione
Gestito tramite SharePoint Admin Center o PowerShell; supporta l’automazione del ciclo di vita
Gestito tramite SharePoint Admin Center
📅 Caso d’uso
Ideale per archiviare siti di progetto, mantenere la conformità o alleggerire l’archiviazione attiva
Ideale per espandere l’archiviazione quando si raggiunge la quota del tenant
Azure Blob Storage a supporto di SharePoint
Per chi come me ha fatto installazioni di SharePoint on-prem e si è trovato a litigare con i Content Database si ricorderà della funzionalità “Remote Blob Storage” di SQL che permetteva di spostare su una share di rete il contenuto binario dei file e alleggerendo così i Database SQL.
Con SharePoint onLine possiamo spostare i file su un Azure Blob storage risparmiando così circa il 50% sui costi ma mantenendo i siti accessibili e consultabili.
Questa funzionalità non è disponibile Out of the Box ma richiede l’utlizzo di terze parti. Uno strumento che permette questa configurazione si è Layer-2 ShArc.
ShArc permette di decidere su quali siti applicare le regole di Offload, impostare delle condizioni come la dimensione dei file e il numero minimo di settimane dell’ultima modifica dei file da spostare.
Quando un utente apre un file precedentemente archiviato, ScArc procede in maniera trasparente al “recupero” del file.
Vantaggi per i partner Microsoft
Anche i partner Microsoft ottengo vantaggi con la soluzione Azure Blob Storage e Microsoft 365 Archive: mentre le licenze Office 365 Extra File Storage non prevedono la maturazione di alcun incentivo, Azure Blob Storage e Microsoft 365 Archive permettono di aumentare i consumi Azure e quindi far maturare incentivi ai partner ideonei.
L’Azure Saving Plan è un metodo semplice e flessibile per risparmiare rispetto ai prezzi pay-as-you-go (PAYG), impegnandosi a spendere una certa somma oraria per 1 o 3 anni. Esempio: 20€ all’ora per 1 anno.
Rispetto alle reservation, i saving plan sono ideali per carichi di lavoro dinamici o ambienti in cambiamento. Microsoft dichiara uno sconto fino al 65%, ma in pratica varia tra l’15% e il 65%, in base a:
Come si può notare la Reserved Instance rimane la scelta più economica ma di seguito vi spiego i vantaggi del Saving Plan
Come funziona un Piano di Risparmio Azure?
Con il Saving Plan ci si impegna a consumare una spesa oraria per una durata stabilita (1 o 3 anni). Microsoft applica automaticamente lo sconto fino all’importo orario impegnato
Se consumi meno: paghi comunque l’intero importo.
Se superi: l’eccedenza viene fatturata a prezzo PAYG.
Esempio: se ti impegni a 15€ / ora ma consumi solo 13 €, i residui 2€ si possono usare nello stesso intervallo orario, ma non si accumulano per le ore successive.
Quando si crea un Saving Plan si possono configurare le seguenti impostazioni:
Spesa oraria
Durata (1 o 3 anni)
Ambito (scope)
Modalità di pagamento (mensile o anticipato)
L’ambito predefinito è condiviso tra tutte le sottoscrizioni, ma può essere cambiato a gruppo di risorse, singola sottoscrizione o gruppo di gestione.
Servizi coperti dal Piano di Risparmio Azure per il Calcolo
Tutte le serie di VM (escluse BareMetal e Av1)
Azure Kubernetes Service (AKS)
Azure Databricks
Azure Virtual Desktop (AVD)
Azure Functions (Premium)
App Service (Premium v3, Isolated v2)
Azure Container Instances
Azure Dedicated Hosts
Azure Spring Apps Enterprise
Pro e Contro dei Piani di Risparmio
Vantaggi:
Risparmio fino al 65%
Applicazione automatica
Flessibilità su regioni, VM, OS
Diverse opzioni di pagamento
Prevedibilità dei costi
Ambito personalizzabile
Valido in più regioni
Svantaggi:
“Usalo o perdilo”: paghi anche se non usi
Nessuna cancellazione o rimborso
Non copre software, rete o storage
Richiede impegno
Meno risparmio rispetto a Reserved Instances
Limitato alle risorse di calcolo
Meglio Azure Reservations o Savings Plans?
Caratteristica
Reservations
Savings Plans
Flessibilità
Bassa
Alta
Sconto
Più alto
Più basso
Vincoli su VM
Specifici
No
Vincoli su Region
Vincolata
No
Cancellabile?
Parzialmente
No
Per ottenere il massimo del risparmio conviene utilizzare sia le Azure Reservation che i Saving Plan:
Il 31 Ottobre 2025 finirà il supporto per Azure Local, con sistema operativo versione 25398.xxxx (23H2). Da quella data, non verranno più forniti aggiornamenti mensili di sicurezza e qualità; l’assistenza Microsoft sarà disponibile solo per supporto all’upgrade. I sistemi continueranno a funzionare normalmente, la fatturazione non verrà interrotta e le funzionalità di registrazione e riparazione resteranno operative.
E’ ovviamente caldamente suggerito procedere quanto prima all’aggiornamento dei sistemi, sono disponibili diverse opzioni per passare ad Azure Local con OS versione 26100.xxxx (24H2), a seconda del contesto di partenza:
Scenario 1 – Se si utilizza già Azure Local con OS 25398.xxxx, non è richiesta alcuna azione: l’aggiornamento verrà applicato automaticamente via “solution update” 2509 quando sarà rilasciato. Chi lo desidera può richiedere un opt-in per ricevere la versione 26100.xxxx prima del rilascio 2509, con supporto in produzione.
Scenario 2: utenti su Azure Stack HCI 22H2 (20349.xxxx) possono ora eseguire un upgrade diretto alla 24H2 (26100.xxxx) usando i media scaricabili e PowerShell, saltando la versione 23H2 per ridurre riavvii e impatti sulla manutenzione. Al termine dell’upgrade OS sarà necessario completare i task post-aggiornamento e verificare la readiness dell’infrastruttura alla soluzione aggiornata. La “solution upgrade” sulla 24H2 non è ancora abilitata, ma verrà presto resa disponibile.
Azure Charts è un progetto creato da Alexey Polkovnikov, Cloud Solution Architect, con l’obiettivo di offrire una visione interattiva, completa e sempre aggiornata dello stato dell’ecosistema Microsoft Azure. Si tratta di una piattaforma indipendente, non ufficialmente affiliata a Microsoft, che raccoglie e organizza in modo visuale una vasta gamma di informazioni utili su servizi, aggiornamenti, funzionalità e metriche di Azure. Nonostante sia costruita con strumenti Microsoft e aggiornata automaticamente tramite Azure Functions e Azure DevOps, il progetto non è coperto da alcun SLA.
Alla base del progetto c’è un approccio altamente ingegnerizzato all’informazione cloud, definito dall’autore come “Cloud Charts Manifesto”. Azure Charts raccoglie dati da fonti pubbliche come Microsoft.com, YouTube, StackOverflow, GitHub e modelli GPT, e li struttura per permettere agli utenti di navigare facilmente tra le novità, i livelli di disponibilità (SLA), i tipi di servizi offerti e gli aggiornamenti annunciati.
Oltre a essere uno strumento di consultazione, Azure Charts funge anche da guida all’apprendimento e da supporto architetturale: propone infatti percorsi di formazione dinamici, esempi pratici, integrazioni con Azure Portal e SharePoint, e una serie di visualizzazioni utili a sviluppatori, architetti cloud e decisori IT.
In definitiva, Azure Charts si presenta come una risorsa preziosa per chi desidera tenere sotto controllo l’evoluzione di Azure in tempo reale, sfruttando un’interfaccia intuitiva e una struttura informativa curata nei dettagli.
Microsoft è stata riconosciuta come Leader nel Gartner Magic Quadrant 2025 per le piattaforme di Analytics e Business Intelligence (BI), confermando la propria posizione per il 18° anno consecutivo.
Il riconoscimento evidenzia il ruolo di Microsoft come punto di riferimento nel settore, grazie alla sua visione strategica e alla capacità di esecuzione.
Motivi principali del riconoscimento
Microsoft si è distinta nel quadrante di Gartner per diversi motivi chiave:
Punteggio più alto per “Completezza della Visione” e “Capacità di Esecuzione”, per il settimo anno consecutivo.
Successo di Power BI, uno degli strumenti di BI più diffusi al mondo.
Integrazione con Microsoft Fabric, una piattaforma SaaS unificata che include funzionalità di data lake, automazioni, analisi in tempo reale, supporto a Python e modelli semantici.
Crescita rapida della formazione certificata, con oltre 30.000 professionisti che hanno ottenuto la certificazione “Fabric Analytics Engineer”, rendendola la certificazione Microsoft a crescita più rapida.
Novità introdotte con Copilot in Power BI
Per migliorare l’accessibilità e l’interazione con i dati, Microsoft ha introdotto funzionalità basate sull’intelligenza artificiale:
“Chat with your data” (attualmente in anteprima): consente di porre domande sui dati in linguaggio naturale direttamente da un’interfaccia a schermo intero, sfruttando report, modelli semantici e agenti Fabric.
Obiettivo dell’AI: permettere a tutti gli utenti aziendali – dai profili tecnici a quelli meno esperti – di generare insights in modo semplice e immediato.
Funzionalità avanzate per i professionisti dei dati
Microsoft ha anche introdotto strumenti pensati per migliorare l’efficienza operativa e l’integrazione tra dati e processi:
“Translytical task flows” (in anteprima): permettono di eseguire azioni su sistemi transazionali direttamente dalle dashboard analitiche, senza passaggi intermedi.
“Direct Lake”: garantisce accesso diretto e veloce ai dati nel data lake, senza la latenza tipica della modalità DirectQuery.
Adozione da parte di grandi organizzazioni, come Lumen e Make-A-Wish Foundation, che hanno sfruttato queste tecnologie per ottenere insight in tempo reale e migliorare la governance dei dati.
Microsoft ha deciso di investire ancora di più in Europa, offrendo alle aziende e alle istituzioni pubbliche nuove soluzioni cloud pensate per garantire massimo controllo, trasparenza e sicurezza nella gestione dei dati. L’obiettivo? Dare ai clienti europei strumenti concreti per proteggere i propri dati e restare sempre in linea con le leggi dell’Unione Europea.
Una nuova offerta: il Sovereign Cloud privato
La novità principale riguarda l’introduzione – in anteprima – di un nuovo cloud privato sovrano. Si tratta di un ambiente cloud dedicato, altamente sicuro, progettato per chi lavora in settori delicati (come sanità, pubblica amministrazione o finanza), e ha bisogno di tenere i dati interamente sotto controllo europeo.
Questa soluzione è pensata per essere flessibile: può funzionare in modo isolato oppure essere integrata con altri servizi cloud di Microsoft. In ogni caso, l’accesso remoto ai sistemi sarà gestito solo da personale Microsoft europeo, autorizzato e monitorato in tempo reale, per garantire che tutto avvenga nel pieno rispetto delle leggi UE.
Il ruolo del Data Guardian: protezione e supervisione
Microsoft ha anche annunciato l’introduzione della figura del Data Guardian, un “custode dei dati” incaricato di vigilare sul rispetto della sovranità digitale. Questo significa che soltanto dipendenti Microsoft residenti in Europa potranno intervenire nei sistemi europei, e ogni accesso sarà controllato con la massima trasparenza.
Questa novità rafforza l’impegno già esistente dell’azienda con l’EU Data Boundary, il piano che punta a mantenere tutti i dati dei clienti europei all’interno del territorio UE.
Cloud Privato Sovrano con Azure Local e Microsoft 365 Local
Oltre a rafforzare i controlli negli ambienti di cloud pubblico, Microsoft si preoccupa anche dei scenari che richiedono che determinati carichi di lavoro vengano eseguiti in un ambiente fisico sotto il pieno controllo del cliente.
Azure Local fornisce i servizi cloud Microsoft direttamente presso le sedi dei clienti, consentendo alle organizzazioni di soddisfare requisiti specifici di residenza dei dati e sovranità. Include le funzionalità principali di Azure — come calcolo, archiviazione, rete e servizi di virtualizzazione — offrendo al contempo un’esperienza coerente sia per la gestione sia per gli sviluppatori.
Azure Local è ideale per erogare servizi più vicini al luogo in cui i dati vengono generati o regolamentati, sia all’interno del paese, on-premise o in data center gestiti da partner.
Annuncio di Microsoft 365 Local
Microsoft 365 Local offrirà ai clienti un’opzione aggiuntiva combinando il software server di produttività Microsoft in un ambiente Azure Local che potrà essere eseguito interamente nel data center del cliente.
Questo fornisce un quadro semplificato per la distribuzione e la gestione, consentendo alle organizzazioni di eseguire i server di produttività affidabili di Microsoft in ambienti sotto il loro pieno controllo.
Basato sull’architettura di riferimento validata e alimentato da Azure Local, Microsoft 365 Local permette ai clienti di distribuire carichi di lavoro di produttività Microsoft, come Exchange Server e SharePoint Server, nei propri data center o in ambienti cloud sovrani — con pieno controllo su sicurezza, conformità e governance.
Il Private Sovereign Cloud è progettato per governi, industrie critiche e settori regolamentati che devono rispettare i più alti standard in termini di residenza dei dati, autonomia operativa e accesso disconnesso.
Crescita dei data center e garanzie legali per l’Europa
Per supportare tutte queste novità, Microsoft ha annunciato un importante piano di espansione infrastrutturale: nei prossimi due anni, il numero dei data center presenti in Europa aumenterà del 40%, coprendo almeno 16 Stati. Si tratta di investimenti miliardari, già in corso, che rafforzano la presenza dell’azienda sul continente.
Non solo: Microsoft ha anche preso un impegno legale forte. Se dovessero arrivare richieste da parte del governo statunitense (o di altri Paesi extra-UE) per accedere o bloccare dati in Europa, l’azienda è pronta a opporvisi in tribunale. Sono già pronti anche piani di emergenza, come la possibilità di salvare codice critico in Svizzera, a disposizione dei partner europei in caso di necessità.
Un comitato europeo per garantire trasparenza e rispetto delle regole
A coronare questa strategia, verrà istituito un comitato di governance europeo, formato da dirigenti con base nel continente, che avranno il compito di vigilare sull’operato locale dell’azienda e assicurare che ogni attività sia coerente con i valori e le normative dell’Unione Europea.
In conclusione
Con queste mosse, Microsoft si propone come partner affidabile per la trasformazione digitale dell’Europa, mettendo al centro la sovranità dei dati, la trasparenza e la conformità alle regole locali. Una scelta che guarda al futuro, dove il cloud sarà sempre più presente, ma anche più responsabile e controllato.
Sta arrivando in anteprima pubblica (il rilascio inizia alla fine di giugno 2025 e si completa entro la fine di luglio 2025) una nuova webpart in SharePoint online che permette di creare in maniera facile e veloce una lista di domande e risposte dandogli in pasto le informazioni tramite documenti word, PowerPoint, PDF, Loop e trascrizioni di meeting.
Alcune idee per sfruttare la Web Part FAQ:
Evento: Dettagli sull’evento, orari e logistica
Prodotto: Annunci di prodotto, aggiornamenti delle funzionalità e guide per l’utente
Policy: Procedure HR, IT, conformità e procedure operative standard
Come funziona
Input di contenuti strutturati e non strutturati: La funzionalità accetta vari tipi di contenuti come input.
Elaborazione basata sull’IA: Viene applicata un’elaborazione basata sull’intelligenza artificiale per estrarre e suggerire voci FAQ significative.
Output organizzato: Vengono prodotti output organizzati e categorizzati delle FAQ.
Affinamento manuale: Gli autori possono affinare manualmente queste voci per garantire contenuti di alta qualità e affidabili.
Facile condivisione e feedback
Una volta pubblicata, la tua FAQ è pronta per essere condivisa via email con un clic. Ogni interazione tramite lo strumento di feedback integrato aiuta a migliorare le risposte di Copilot e migliorare l’esperienza.
Domande frequenti
Quali sono i requisiti di licenza Copilot per questa funzionalità?
Il requisito di licenza dipende dal ruolo specifico di un utente. Le regole sono le seguenti:
Creatori e editori: È richiesta una licenza Microsoft 365 Copilot per creare e modificare il componente Web FAQ. Se manca la licenza, il componente Web non viene visualizzato nel selettore dei componenti Web.