Microsoft rilascia nuovi piani e funzionalità

In questi giorni Microsoft sta facendo il pieno di novità aggiungendo nuove tipologie di sottoscrizioni e rilasciando importanti novità.

Ecco quelle che preferisco:

Nuovi piani per la sicurezza delle PMI

Adesso è possibile innalzare le componenti di sicurezza delle sottoscrizioni Microsoft Business Premium attraverso 3 nuovi add-on:

  • Microsoft Defender Suite for Business Premium
  • Microsoft Purview Suite for Business Premium 
  • Microsoft Defender and Purview Suites for Business Premium

La Defender Suite for Business Premium riunisce diversi strumenti avanzati che difendono l’azienda dalle minacce informatiche, proteggendo sia i computer dei dipendenti sia le applicazioni in cloud. All’interno ci sono servizi come Entra ID, Defender for Endpoint, Defender for Office 365 e Defender for Cloud Apps. Il tutto è disponibile a 10 dollari al mese per utente.

La Purview Suite for Business Premium, invece, si concentra sulla sicurezza dei dati sensibili e sulla conformità alle normative. Include funzionalità utili per prevenire la perdita di informazioni, gestire i rischi interni, cifrare i messaggi, condurre audit ed effettuare ricerche forensi sui dati. Anche qui, il prezzo è di 10 dollari al mese per utente.

Per chi desidera il pacchetto completo, Microsoft propone anche la Defender and Purview Suite for Business Premium, che unisce entrambe le soluzioni a un costo ridotto di 15 dollari al mese per utente.

Questi servizi sono già disponibili per aziende tra i 25 e i 300 dipendenti e rappresentano un modo per avere a disposizione funzionalità tipiche delle grandi imprese, ma a costi pensati per le PMI.

Per maggiori dettagli visita questa pagina:
https://techcommunity.microsoft.com/blog/microsoft-security-blog/introducing-new-security-and-compliance-add-ons-for-microsoft-365-business-premi/4449297

Copilot per “tutti”

Microsoft ha annunciato l’arrivo di Copilot Chat direttamente dentro le app di Microsoft 365, come Word, Excel, PowerPoint, Outlook e OneNote, accessibile a tutti senza costi aggiuntivi. La novità principale è che l’assistente è “content aware”, cioè comprende il contesto del file che si sta utilizzando e può offrire suggerimenti o aiuti senza bisogno di uscire dall’app. Sono state introdotte anche funzionalità nuove e più comode, come l’upload di più immagini in chat, prompt più lunghi e visibili e un accesso rapido a strumenti utili come la generazione di immagini o la ricerca nei file recenti.

Ovviamente chi ha una licenza Microsoft 365 Copilot ottiene capacità più avanzate: Copilot non si limita al file aperto, ma può attingere a documenti, email e meeting dell’utente, con agenti dedicati come Researcher e Analyst e tempi di risposta migliori.
Anche l’integrazione con le singole app di Office è migliore se si utilizza la versione a pagamento.

Per maggiori dettagli leggi qui:
Copilot Chat comes to the Microsoft 365 apps | Microsoft Community Hub

Piani Microsoft 365 con e senza Teams

Microsoft ha deciso di rivedere le proprie offerte di Microsoft 365 per rispondere alle richieste dell’Unione Europea sulla concorrenza legata a Teams. L’obiettivo è dare più libertà di scelta alle aziende e facilitare l’interoperabilità con altri strumenti.

Da novembre 2025 i clienti di tutto il mondo potranno acquistare le suite Microsoft 365 e Office 365 sia con Teams che senza, con differenze di prezzo minime garantite. Teams resterà disponibile anche come servizio separato, ma non potrà costare troppo poco rispetto alle suite che lo includono.

In parallelo, Microsoft metterà a disposizione strumenti per esportare dati, integrare applicazioni di terze parti e rendere più semplice passare ad altre piattaforme se necessario. Nell’Unione Europea, poi, ci saranno tutele extra: per esempio, chi ha già contratti in corso potrà passare a versioni senza Teams mantenendo gli stessi sconti.

In pratica, le aziende avranno più trasparenza nei costi, più flessibilità nella scelta e meno vincoli nel caso decidano di non usare Teams.

Piani Microsoft 365 e Office 365Differenza minima di prezzo con e senza teams
Office 365 E3/E5
Microsoft 365 E3/E5
€ 8,00
Microsoft 365 Business Basic€ 1,50
Office 365 E1
Microsoft 365 Business Standard
Microsoft 365 Business Premium
€ 3,00
Microsoft 365 F3€ 1,00

MAICPP FY26 Mind Map

Oggi ho rilasciato la versione 0.1 della “Microsoft AI Cloud Partner Program FY26 – Mind Map”.

Lo strumento ha l’ambizione di rendere facilmente capibili le opportunità fornite dal programma partner di Microsoft.

Appena aperta sembra difficile da leggere ma vi assicuro che non è nulla in confronto alle 177 pagine che ho dovuto studiare e capire.

Ho appositamente messo il numero di versione 0.1 perché per il momento si tratta di una beta e potrebbe contenere degli errori. Inoltre non è completa; prossimamente aggiungerò:

  • dettagli su quasi tutte le caselle
  • pagina dedicata al mondo degli ISV e degli Hosting
  • aggiunta di altre informazioni e/o strumenti

Sei un partner Microsoft e vuoi consultare lo strumento?
Contattami via mail o su linkedIn.

Analisi dei Nuovi Incentivi Microsoft CSP per l’Anno Fiscale 2026: Cosa Devono Sapere i Partner

Microsoft ha annunciato importanti aggiornamenti nel programma Cloud Solution Provider (CSP) per l’anno fiscale 2026 (FY26) introducendo sia cambiamenti che nuove opportunità per i partner.

Il cambiamento più significativo è l’allineamento del calcolo degli incentivi con il vero anno fiscale di Microsoft, che va dal 1° luglio al 30 giugno. Questo cambiamento punta a garantire maggiore coerenza in vista dell’anno fiscale 2027 (FY27).

Oltre al cambiamento dei requisiti che deve avere il partner per maturare gli incentivi (25 punti sull’area di riferimento), sono state cambiate le leve degli incentivi.

Di seguito un riepilogo dei cambiamenti descritti nel FY26 CSP Incentive Overview (scaricabile qui: https://assetsprod.microsoft.com/mpn/en-us/csp-incentive-eligibility-overview.pdf):

Incentivi Microsoft 365

L’incentivo principale per Microsoft 365 rimane al 3,75% su quasi tutte le vendite (prodotti da verificare sul products addendum).
Di seguito le modifiche agli acceleratori:

  • Acceleratori per Prodotti Strategici – Livello 1 (Business Premium ed E3):
    Per i paesi classificati come “innovate and balance” (inclusi Stati Uniti e Canada; e ovviamente Italia), questo acceleratore è stato ridotto dal 5% al 3%.
    Nei paesi “scale”, è passato dal 6% al 4%.
  • Acceleratori per Prodotti Strategici – Livello 2 (E5 e Copilot):
    Incentivo invariato al 7%.
    Acceleratori PSTN e Calling & Conferencing:
    Incentivo invariato al 20%.
  • Customer Add: Incentivo del 15% sul primo anno rimosso.
  • Growth Accelerator: aggiunto un nuovo acceleratore del 7,5% su BP, M365E3, E5 e Copilot (vedi sotto).

Il Growth Accelerator

In passato, Microsoft offriva un incentivo del 15% per l’acquisizione di nuovi clienti nel segmento Modern Work Security. Ora è stato introdotto un Growth Accelerator del 7,5%, applicabile a tutta la crescita all’interno dei carichi di lavoro strategici di Microsoft 365, Dynamics e Azure.
Si tratta di un cambiamento significativo, poiché premia i partner anche per l’espansione dei clienti esistenti, non solo per l’acquisizione di nuovi.

Come funziona il Growth Accelerator per Microsoft 365:

Questo acceleratore del 7,5% si guadagna sull’aumento mensile dei ricavi anno su anno nei carichi di lavoro strategici (Business Premium, E3, E5 e Copilot).
Se i ricavi di un cliente in questi carichi di lavoro aumentano rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, riceverai il 7,5% sui ricavi incrementali.
Se i ricavi rimangono stabili o diminuiscono, riceverai comunque l’incentivo base e l’eventuale acceleratore per i prodotti strategici.

Incentivi Dynamics 365

Dynamics 365 (Business Applications) segue uno schema simile:

  • Incentivo base: ridotto dal 4,75% al 4%
  • Strategic Product Accelerator Tier 1 (Finance e Sypply Chain): ridotto dal 7,5% al 7%
  • Strategic Product Accelerator Tier 2 (Business Central): ridotto dal 10% all’8%
  • Customer Add: Incentivo del 20% sul primo anno rimosso.
  • Growth Accelerator: aggiunto un nuovo acceleratore del 7,5%

Growth Accelerator per le Business Applications:

Anche in questo caso si applica il Growth Accelerator del 7,5%, che premia i partner per l’aumento mensile dei ricavi anno su anno nelle licenze delle Business Applications.

Incentivi Azure

Anche Azure subisce alcune modifiche alle tariffe base, ma il Growth Accelerator apre nuove opportunità:

  • Consumo regolare: l’incentivo base è passato dal 4% al 3%.
  • Reservation e Saving Plan: l’incentivo è stato ridotto dal 10% al 3%.
  • Customer Add: Incentivo del 15% sul primo anno rimosso.
  • Growth Accelerator: aggiunto un nuovo acceleratore del 7,5%

Azure Growth Accelerator:

Proprio come per Microsoft 365, anche per Azure si applica il Growth Accelerator del 7,5%.
Questo significa che qualsiasi aumento mensile anno su anno nel consumo Azure di un cliente o nelle prenotazioni/piani di risparmio ti farà guadagnare un ulteriore 7,5% sulla crescita incrementale.
L’obiettivo è incentivare l’espansione continua dei carichi di lavoro Azure.

Security Usage Incentive

I partner con la Solution Partner designation Security ottenuta tramite il percorso Enterprise possono ricevere ulteriori incentivi che vengono calcolati sulla base dell’aumento di utilizzo di prodotti di security come Microsoft Entra ID P2, Dedendeer for Endpoint, Purview Information Protection, etc.

CSP Incentives Comparison Table

Azure Storage Discovery – Il nuovo servizio per la gestione intelligente degli storage

Microsoft ha reso disponibile in anteprima pubblica Azure Storage Discovery, un servizio completamente gestito che offre una visione unificata di tutti i dati archiviati su Azure Blob Storage all’interno della propria organizzazione.

Perché questo è importante?
Man man che la propria infrastruttura cloud cresce – tra abbonamenti diversi, regioni e carichi di lavoro – diventa più complesso tenere traccia dello stato dei dati. Azure Storage Discovery centralizza metriche, trend, configurazioni e anomalie, sostituendo script personalizzati e dashboard frammentarie.

Cosa ti permette di fare?

  • Riflettere su tutte le domande di governance e sicurezza: quanto spazio usi, quali regioni stanno crescendo di più, se ci sono blob poco utilizzati o configurazioni che non rispettano policy.
  • Avere report interattivi direttamente nel Portale Azure, con filtri per regione, performance, crittografia e tanto altro.
  • Analizzare enormi dataset, anche fino a un milione di storage account, in diverse sottoscrizioni e gruppi di risorse senza installare nulla.

Integrazione con Azure Copilot
Azure Storage Discovery si collega ad Azure Copilot, permettendo di porre domande in linguaggio naturale (es. “Qual è lo storage account con la crescita più rapida?”) senza scrivere query o script.

Come funziona

  1. Crei un workspace di Discovery: selezioni sottoscrizioni e gruppi risorse da monitorare.
  2. Definisci fino a 5 scope, ovvero raggruppamenti basati su workload, team o tag.
  3. Dopo l’attivazione, il servizio aggrega dati (capacità, transazioni, errori, configurazioni) e li rende disponibili nei report del portale.

Azure Monitor Baseline Alerts, come applicarli?

Azure Monitor Baseline Alerts (AMBA) è uno strumento avanzato e basato su policy che offre set di avvisi predefiniti per numerosi servizi Azure. Utilizzando dati storici sulle prestazioni e soglie dinamiche, AMBA permette di individuare anomalie reali limitando al contempo i falsi positivi e gli avvisi superflui.

Che cosa sono gli Azure Monitor Baseline Alerts?
AMBA nasce con l’obiettivo di rendere più semplice e coerente la gestione degli avvisi su tutta la tua infrastruttura Azure. Anziché configurare manualmente regole per ciascuna risorsa, AMBA si basa su linee guida collaudate fornite da Microsoft e dalla community. Gli avvisi sono classificati per categoria di servizio, permettendoti così di identificarli e attivarli facilmente in base alle tue esigenze.

Avvisi Dinamici vs Avvisi Statici

I sistemi di avviso tradizionali spesso si basano su soglie statiche che possono generare troppo rumore durante periodi di variazioni normali. AMBA migliora questo approccio utilizzando soglie dinamiche:

  • Soglie Dinamiche: Si adattano automaticamente in base ai dati storici e ai modelli di utilizzo.
  • Rilevamento Intelligente: Utilizza il machine learning per perfezionare gli avvisi, riducendo i falsi positivi e garantendo notifiche tempestive.

Servizi Chiave e Loro Metriche

AMBA organizza gli avvisi in base ai servizi Azure, permettendoti di distribuire un set personalizzato di avvisi in tutto l’ambiente. Ecco alcuni esempi:

Calcolo

  • Macchine Virtuali Azure e Scale Set: monitora l’utilizzo della CPU, il consumo di memoria, le operazioni di I/O su disco e il traffico di rete.
  • Azure App Service: genera avvisi sui tempi di risposta, errori HTTP e stato generale dell’applicazione.

Database

  • Azure SQL Database: monitora l’uso di DTU o vCore, le prestazioni delle query e le query bloccate.
  • Cosmos DB: monitora la capacità di throughput, la latenza e le metriche di consistenza.

Rete

  • Reti Virtuali e Application Gateway: controlla la connettività, la latenza e la perdita di pacchetti.
  • Load Balancer: avvisa in caso di istanze backend non funzionanti e modelli di traffico insoliti.

Archiviazione

  • Account di Archiviazione Azure: monitora disponibilità, utilizzo della capacità e throughput per i diversi livelli di archiviazione.

Ogni servizio dispone di un set di regole di avviso preconfigurate che possono essere distribuite tramite Azure Policy, modelli ARM o Bicep.

Come iniziare?

Inizia esplorando la pagina dei servizi AMBA per capire quali avvisi sono disponibili per le tue risorse:
https://azure.github.io/azure-monitor-baseline-alerts/services

Per ulteriori indicazioni sulle migliori pratiche, consulta il Azure Well-Architected Framework su Monitoraggio e Avvisi:
https://learn.microsoft.com/en-us/azure/well-architected

Ottimizza i Costi Azure: Scopri i Cambiamenti nei Rapporti di Flessibilità delle VM

A partire dal 4 settembre 2025, Microsoft aggiornerà i rapporti di flessibilità delle dimensioni delle istanze per le prenotazioni di Azure, inclusi Virtual Machines (VM), Azure Redis Cache e Dedicated Host. Questi cambiamenti mirano a ottimizzare l’applicazione degli sconti delle prenotazioni all’interno dei gruppi di flessibilità delle dimensioni delle istanze e dei rispettivi SKU .

Cosa cambia?

La flessibilità delle dimensioni delle istanze consente di applicare lo sconto della prenotazione a diverse dimensioni di VM all’interno dello stesso gruppo di flessibilità. Ogni dimensione ha un “rapporto di normalizzazione” che determina quante istanze di quella dimensione possono essere coperte da una prenotazione. Ad esempio, una Standard_DS4_v2 ha un rapporto di 8, il che significa che una prenotazione per una Standard_DS4_v2 copre l’equivalente di 8 Standard_DS1_v2 .

Con i nuovi aggiornamenti, questi rapporti di flessibilità delle dimensioni cambieranno, il che potrebbe influire sulla copertura delle tue prenotazioni. Se il rapporto aumenta, la copertura della prenotazione potrebbe diminuire, portando a costi aggiuntivi. Al contrario, se il rapporto diminuisce, la prenotazione potrebbe coprire più VM .

Cosa dovresti fare?

  1. Verifica gli SKU interessati: Controlla l’elenco degli SKU con i rapporti di flessibilità aggiornati per capire se le tue risorse saranno influenzate.
  2. Monitora l’utilizzo delle prenotazioni: Dopo il 4 settembre, esamina l’utilizzo delle tue prenotazioni per comprendere come i nuovi rapporti influenzeranno la copertura.
  3. Aggiusta le tue prenotazioni:
    • Se le tue prenotazioni sono sottoutilizzate, considera l’esecuzione di più SKU dello stesso servizio o l’adozione di un Azure Savings Plan per aumentare i risparmi.
    • Se le tue prenotazioni sono completamente utilizzate, valuta l’acquisto di ulteriori prenotazioni o Savings Plans per ottimizzare i costi

Altri cambiamenti correlati

  • Politica di scambio delle prenotazioni: Microsoft ha esteso la disponibilità degli scambi di prenotazioni per le VM, Dedicated Host e App Service fino a nuovo avviso. Tuttavia, gli scambi tra serie di istanze o regioni non saranno più supportati .
  • Azure Savings Plan: Se le tue esigenze di capacità sono più dinamiche, potresti considerare l’adozione di un Azure Savings Plan, che offre flessibilità automatica e può essere più adatto per carichi di lavoro in evoluzione .

Azure Blob Storage a supporto dello spazio SharePoint: la scelta più economica

Ogni tenant Microsoft 365 con almeno 1 licenza che contiene il prodotto SharePoint (es Microsoft 365 Business Basic) ottiene 1TB di spazio SharePoint + 10 Gb per ogni licenza abilitante (tenant commerciali).

Per calcolare quanto spazio dovremmo avare di SharePoint nel nostro tenant ci viene in aiuto m365maps con un nuovo strumento: il Tenant Storage Calculator che ci restituisce lo storage teorico sulla base delle licenze:

SharePoint online è però alla base di quasi tutti gli strumenti presenti in Microsoft 365 ed è quindi molto facile saturare velocemente lo spazio assegnato by default.

E se ho bisogno di più spazio?

La soluzione più semplice è l’acquisto delle licenze Office 365 Extra File Storage che permette di aggiungere spazio a SharePoint al costo di 2,28 € / GB / anno (prezzo di listino).
Ipotizzando quindi di aver bisogno di 15 TB di spazio aggiuntivo il costo annuo sarà di circa 35.000 €.

Come posso risparmiare?

Il metodo più efficace per risparmiare storage SharePoint e quindi ridurre i costi è identificare i siti SharePoint inutilizzati e procedere alla cancellazione degli stessi ove possibile.

Se non è possibile cancellare i siti (ad esempio conservazione per questioni legali) ma i contenuti non vengono più consultati è possibile utilizzare la funzionalità di Microsoft 365 Archive che permette di archiviare in modalità “offline” i siti SharePoint e risparmiare circa il 75% del costo. La fatturazione avviene tramite il modello Pay-As-You-Go attraverso una sottoscrizione Azure collegata a SharePoint Premium.

Confronto fra Microsoft 365 Archive e Office 365 Extra File Storage

FunzionalitàMicrosoft 365 ArchiveOffice 365 Extra File Storage
🗂️ ScopoArchiviazione a lungo termine e a basso costo per siti SharePoint inattiviEspansione della capacità di archiviazione attiva in SharePoint Online
💰 Costo~$0,05/GB/mese (a consumo)~$0,20/GB/mese (tariffa standard di archiviazione SharePoint)
🔄 Tipo di datiInteri siti SharePoint (l’archiviazione a livello di file arriverà nel 2026)File e siti attivi in SharePoint Online
🔍 RicercabilitàStrumenti di ricerca e conformità attivi per gli amministratori; ricerca limitata per gli utentiCompletamente ricercabile da utenti e amministratori
🔐 Conformità e SicurezzaMantiene le funzionalità di Microsoft Purview (eDiscovery, conservazione, blocco legale)Tutte le funzionalità di conformità e sicurezza complete
🔄 RiattivazioneI siti possono essere riattivati con metadati e permessi intattiNon applicabile: i dati sono sempre “attivi”
🧠 Integrazione con CopilotI contenuti archiviati sono esclusi dalle query di Copilot (per progettazione)Inclusi nell’indicizzazione di Copilot
🛠️ GestioneGestito tramite SharePoint Admin Center o PowerShell; supporta l’automazione del ciclo di vitaGestito tramite SharePoint Admin Center
📅 Caso d’usoIdeale per archiviare siti di progetto, mantenere la conformità o alleggerire l’archiviazione attivaIdeale per espandere l’archiviazione quando si raggiunge la quota del tenant

Azure Blob Storage a supporto di SharePoint

Per chi come me ha fatto installazioni di SharePoint on-prem e si è trovato a litigare con i Content Database si ricorderà della funzionalità “Remote Blob Storage” di SQL che permetteva di spostare su una share di rete il contenuto binario dei file e alleggerendo così i Database SQL.

Con SharePoint onLine possiamo spostare i file su un Azure Blob storage risparmiando così circa il 50% sui costi ma mantenendo i siti accessibili e consultabili.

Questa funzionalità non è disponibile Out of the Box ma richiede l’utlizzo di terze parti. Uno strumento che permette questa configurazione si è Layer-2 ShArc.

ShArc permette di decidere su quali siti applicare le regole di Offload, impostare delle condizioni come la dimensione dei file e il numero minimo di settimane dell’ultima modifica dei file da spostare.

Quando un utente apre un file precedentemente archiviato, ScArc procede in maniera trasparente al “recupero” del file.

Vantaggi per i partner Microsoft

Anche i partner Microsoft ottengo vantaggi con la soluzione Azure Blob Storage e Microsoft 365 Archive: mentre le licenze Office 365 Extra File Storage non prevedono la maturazione di alcun incentivo, Azure Blob Storage e Microsoft 365 Archive permettono di aumentare i consumi Azure e quindi far maturare incentivi ai partner ideonei.

Azure Saving Plan cos’è e come funziona?

L’Azure Saving Plan è un metodo semplice e flessibile per risparmiare rispetto ai prezzi pay-as-you-go (PAYG), impegnandosi a spendere una certa somma oraria per 1 o 3 anni.
Esempio: 20€ all’ora per 1 anno.

Rispetto alle reservation, i saving plan sono ideali per carichi di lavoro dinamici o ambienti in cambiamento.
Microsoft dichiara uno sconto fino al 65%, ma in pratica varia tra l’15% e il 65%, in base a:

  • tipo di istanza
  • area geografica
  • utilizzo effettivo

Simulazione di risparmio:

  1. Vai su Azure Pricing Calculator
  2. Seleziona una Virtual Machine nella region desiderata
  3. Seleziona la durata del Saving Plan (1 o 3 anni)

Confrontando, ad esempio, il costo di una VM Windows D2v3 attivata in Italy North si ottengono i seguenti costi (23/06/2025):

  • Pay as you Go: 131,76 €
  • Saving Plan per 1 anno: 118,02 € (circa 19 % di sconto)
  • Saving Plan per 3 anni: 100,66 € (circa 43 % di sconto)
  • Reserved Instance 1 anno: 101,16 € (circa 42 % di sconto)
  • Reserved Instance 3 anni: 86,56 € (circa 62 % di sconto)

Come si può notare la Reserved Instance rimane la scelta più economica ma di seguito vi spiego i vantaggi del Saving Plan


Come funziona un Piano di Risparmio Azure?

Con il Saving Plan ci si impegna a consumare una spesa oraria per una durata stabilita (1 o 3 anni).
Microsoft applica automaticamente lo sconto fino all’importo orario impegnato

  • Se consumi meno: paghi comunque l’intero importo.
  • Se superi: l’eccedenza viene fatturata a prezzo PAYG.

Esempio: se ti impegni a 15€ / ora ma consumi solo 13 €, i residui 2€ si possono usare nello stesso intervallo orario, ma non si accumulano per le ore successive.

Quando si crea un Saving Plan si possono configurare le seguenti impostazioni:

  • Spesa oraria
  • Durata (1 o 3 anni)
  • Ambito (scope)
  • Modalità di pagamento (mensile o anticipato)

L’ambito predefinito è condiviso tra tutte le sottoscrizioni, ma può essere cambiato a gruppo di risorse, singola sottoscrizione o gruppo di gestione.


Servizi coperti dal Piano di Risparmio Azure per il Calcolo

  • Tutte le serie di VM (escluse BareMetal e Av1)
  • Azure Kubernetes Service (AKS)
  • Azure Databricks
  • Azure Virtual Desktop (AVD)
  • Azure Functions (Premium)
  • App Service (Premium v3, Isolated v2)
  • Azure Container Instances
  • Azure Dedicated Hosts
  • Azure Spring Apps Enterprise

Pro e Contro dei Piani di Risparmio

Vantaggi:

  • Risparmio fino al 65%
  • Applicazione automatica
  • Flessibilità su regioni, VM, OS
  • Diverse opzioni di pagamento
  • Prevedibilità dei costi
  • Ambito personalizzabile
  • Valido in più regioni

Svantaggi:

  • “Usalo o perdilo”: paghi anche se non usi
  • Nessuna cancellazione o rimborso
  • Non copre software, rete o storage
  • Richiede impegno
  • Meno risparmio rispetto a Reserved Instances
  • Limitato alle risorse di calcolo

Meglio Azure Reservations o Savings Plans?

CaratteristicaReservationsSavings Plans
FlessibilitàBassaAlta
ScontoPiù altoPiù basso
Vincoli su VMSpecificiNo
Vincoli su RegionVincolataNo
Cancellabile?ParzialmenteNo

Per ottenere il massimo del risparmio conviene utilizzare sia le Azure Reservation che i Saving Plan:


Per maggiori dettagli visita questa pagina: https://learn.microsoft.com/it-it/azure/cost-management-billing/savings-plan/savings-plan-compute-overview

Aggiornamento del sistema operativo Azure Local a una nuova versione

Il 31 Ottobre 2025 finirà il supporto per Azure Local, con sistema operativo versione 25398.xxxx (23H2).
Da quella data, non verranno più forniti aggiornamenti mensili di sicurezza e qualità; l’assistenza Microsoft sarà disponibile solo per supporto all’upgrade.
I sistemi continueranno a funzionare normalmente, la fatturazione non verrà interrotta e le funzionalità di registrazione e riparazione resteranno operative.

E’ ovviamente caldamente suggerito procedere quanto prima all’aggiornamento dei sistemi, sono disponibili diverse opzioni per passare ad Azure Local con OS versione 26100.xxxx (24H2), a seconda del contesto di partenza:

Scenario 1 – Se si utilizza già Azure Local con OS 25398.xxxx, non è richiesta alcuna azione: l’aggiornamento verrà applicato automaticamente via “solution update” 2509 quando sarà rilasciato. Chi lo desidera può richiedere un opt-in per ricevere la versione 26100.xxxx prima del rilascio 2509, con supporto in produzione.

Scenario 2: utenti su Azure Stack HCI 22H2 (20349.xxxx) possono ora eseguire un upgrade diretto alla 24H2 (26100.xxxx) usando i media scaricabili e PowerShell, saltando la versione 23H2 per ridurre riavvii e impatti sulla manutenzione.
Al termine dell’upgrade OS sarà necessario completare i task post-aggiornamento e verificare la readiness dell’infrastruttura alla soluzione aggiornata. La “solution upgrade” sulla 24H2 non è ancora abilitata, ma verrà presto resa disponibile.

Scenario 3: se si è già aggiornato alla 23H2 (25398.xxxx) senza applicare la “solution upgrade”, è consigliato completare i task post aggiornamrento OS, convalidare la readiness e procedere all’upgrade della soluzione.

Azure Charts: la mappa dinamica e interattiva dell’ecosistema Microsoft Azure

Azure Charts è un progetto creato da Alexey Polkovnikov, Cloud Solution Architect, con l’obiettivo di offrire una visione interattiva, completa e sempre aggiornata dello stato dell’ecosistema Microsoft Azure. Si tratta di una piattaforma indipendente, non ufficialmente affiliata a Microsoft, che raccoglie e organizza in modo visuale una vasta gamma di informazioni utili su servizi, aggiornamenti, funzionalità e metriche di Azure. Nonostante sia costruita con strumenti Microsoft e aggiornata automaticamente tramite Azure Functions e Azure DevOps, il progetto non è coperto da alcun SLA.

Alla base del progetto c’è un approccio altamente ingegnerizzato all’informazione cloud, definito dall’autore come “Cloud Charts Manifesto”. Azure Charts raccoglie dati da fonti pubbliche come Microsoft.com, YouTube, StackOverflow, GitHub e modelli GPT, e li struttura per permettere agli utenti di navigare facilmente tra le novità, i livelli di disponibilità (SLA), i tipi di servizi offerti e gli aggiornamenti annunciati.

Oltre a essere uno strumento di consultazione, Azure Charts funge anche da guida all’apprendimento e da supporto architetturale: propone infatti percorsi di formazione dinamici, esempi pratici, integrazioni con Azure Portal e SharePoint, e una serie di visualizzazioni utili a sviluppatori, architetti cloud e decisori IT.

In definitiva, Azure Charts si presenta come una risorsa preziosa per chi desidera tenere sotto controllo l’evoluzione di Azure in tempo reale, sfruttando un’interfaccia intuitiva e una struttura informativa curata nei dettagli.

Visita il sito Azure Charts: https://azurecharts.com/